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Se state pensando di prendere un cucciolo, o se l’avete già fatto, in questo articolo troverete qualche consiglio gestionale che in parte smentirà vecchie credenze e potrebbe esservi utile.

Prima di tutto, nel caso non l’abbiate ancora preso, sarebbe consigliabile prendersi un momento di riflessione per ponderare bene, in base al vostro stile di vita, al tempo che avete a disposizione e alle vostre esigenze, se far cadere la scelta su un animale adulto, anziano o cucciolo, o se sia addirittura meglio aspettare.
Se siete decisi nel voler prendere un cucciolo, andrebbero evitate situazioni quali:

  • Allevamenti che tengono tante razze diverse o negozi di animali, con cuccioli tenuti da soli e lontani dalla mamma: in queste situazioni spesso l’aspetto sanitario ed il benessere dei cuccioli sono assolutamente trascurati; inoltre i cuccioli con ogni probabilità sono stati separati troppo presto dalla madre e questo potrebbe portare a problemi comportamentali durante la crescita.
  • Staffette: la staffetta non è la soluzione migliore né per voi né per il cucciolo, poiché rappresenta un evento fortemente stressante e debilitante che spesso viene effettuato a scapito del benessere dei cani (certi tipi di staffetta sono diventati dei veri e propri business). Inoltre, il cucciolo che vi verrà recapitato molto probabilmente non corrisponderà alle caratteristiche che erano indicate nell’annuncio che pubblicizzava la sua adozione (ad es. potrebbe trattarsi di un cane fobico, potrebbe avere delle patologie, essere sotto trattamento farmacologico, essere di una taglia diversa da quella indicata, ecc).

Non pensate di fare un favore al cane facendolo portare tramite staffetta, al contrario per lui sarà un notevole trauma che potrà anche pregiudicare eventuali futuri viaggi in macchina. Di cuccioli ne sono sempre pieni anche i canili più vicini a noi, e se non ce ne sono nel momento in cui facciamo la richiesta, basterà solo avere un po’ di pazienza e aspettare il cane giusto.

Andrebbero invece considerati i seguenti accorgimenti:

  • Evitare di separare troppo presto un cucciolo dalla sua mamma (ovviamente si parla di situazioni in cui il cucciolo è stato allattato e ha la possibilità di rimanere con la madre, e nel caso in cui questa sia una brava madre). Un cucciolo non dovrebbe MAI essere separato dalla madre prima dei 2 mesi di vita, l’ideale sarebbe 3 mesi circa. Potete iniziare a prendere i contatti e ad instaurare una relazione graduale con il cucciolo che adotterete finché è ancora con la mamma, abituandolo pian piano alla vostra presenza in modo tale che poi il distacco non rappresenti un evento traumatico.
  • Se siete propensi a prendere una razza in particolare, sarebbe meglio prima studiare attentamente le caratteristiche di quella razza, le sue esigenze, le motivazioni, ed anche eventuali patologie a cui sono predisposti. Per quanto vi possa piacere, potrebbe non essere la razza adatta al vostro tipo di vita e questo potrebbe portare a delle problematiche nella relazione con incomprensioni da parte vostra e frustrazioni da parte sua.
  • Altro aspetto essenziale è la scelta del momento migliore. Spesso si tende a prendere un cane al ritorno dalle ferie, quando dobbiamo riprendere a lavorare e il tempo che potremo dedicargli sarà sempre minore. Questo è assolutamente sbagliato! Il momento migliore per prendere un cucciolo è quando abbiamo a disposizione più tempo per stare con lui, in questo caso le nostre ferie saranno dedicate a far abituare il cucciolo al nuovo ambiente (casa nostra!) e alla nuova famiglia. Evitate anche di prenderlo e portarlo subito con voi in vacanza, poiché all’inizio sarebbe bene evitare troppi cambiamenti che il cucciolo non è ancora in grado di gestire a livello emotivo.

Ora che il cucciolo è arrivato a casa vostra, ecco alcuni consigli per aiutarlo a superare al meglio il periodo di assestamento e a crescere nel modo più equilibrato possibile:

NON APPORTATE TROPPE NOVITA’: il cambio di casa e di nucleo familiare rappresenta un momento fortemente stressante, sarebbe opportuno evitare ulteriori cambiamenti e troppe novità nella prima decina di giorni. Se possibile, fatevi lasciare il cibo che mangiava nella vecchia casa e dategli lo stesso tipo di alimento (stessa marca, stesso gusto) per i primi tempi, più avanti potrete cambiarlo gradualmente. Non fate venire tutti gli amici e parenti in casa per vedere il nuovo arrivato, è ancora troppo presto e vedere continuamente persone sconosciute potrebbe creargli del disagio. Evitate di portarlo dal veterinario il giorno stesso in cui l’avete preso, prima di essere ulteriormente manipolato da estranei dovrà abituarsi a voi. Nel frattempo potete approfittarne per effettuare l’esame delle feci in modo da valutare se c’è bisogno di una sverminazione (anche se vi dicono che è già stato sverminato) e per tenerlo sotto osservazione. Questo non vuol dire che non dobbiate assolutamente portarlo dal veterinario, se notate che c’è qualcosa che non va, se vi sembra un pochino mogio, se non mangia, va visitato subito.

IL CIBO E’ IMPORTANTE: i cuccioli non sono in grado di controllare la glicemia, per questo è consigliata fino ai 5-6 mesi la somministrazione di 4 pasti giornalieri. Bisogna stare molto attenti ad eventuali momenti di anoressia, se il vostro cucciolo non mangia potrebbe andare in ipoglicemia molto velocemente, in questo caso va portato subito dal veterinario.

NON LASCIATELO SOLO: nei primi tempi il cucciolo non va lasciato da solo,non è ancora in grado di gestire una situazione di autonomia, questo vale anche per la notte. Una volta si diceva di ignorare il cucciolo se la notte ci chiama piangendo, questo è quanto di più sbagliato si possa fare e può portare a problemi nel distacco!! Un cucciolo piange per manifestare una situazione di disagio e ai suoi lamenti normalmente ci sarebbe una risposta della mamma per rassicurarlo. Fino al giorno prima viveva in un ambiente per lui sicuro, insieme ai fratelli e con la mamma che lo aiutava nel momento del bisogno, ora è stato catapultato in un nuovo ambiente che non conosce, con una famiglia che non conosce e che non riconosce, magari con altri animali che possono inizialmente non essere molto contenti della sua presenza, avrà sicuramente bisogno di essere rassicurato in più momenti e voi dovrete sempre esserci in quei momenti, di notte come di giorno. Questo non vuol dire ad esempio che dovrete farlo salire sul letto; se avete deciso che in futuro il vostro cane non salirà sul letto, il limite andrà stabilito sin da subito, per evitare dei comportamenti contraddittori che potrebbero mandarlo in confusione. Basterà semplicemente allungare la mano e far sentire la vostra presenza. Prima di poterlo abituare a stare da solo, il cucciolo deve aver instaurato un legame con voi, deve vedervi come dei punti di riferimento in grado di dargli sicurezza e in grado di essere sempre presenti quando ne ha bisogno. Il cane è un animale sociale e l’isolamento e la solitudine rappresentano situazioni che possono comprometterne la sopravvivenza, per questo il vostro cucciolo non prenderà bene l’idea di essere lasciato solo. Prima di poterlo fare, dovrà fidarsi di voi.

NON DISTURBATELO:
il cucciolo non va mai disturbato mentre dorme, il momento del sonno è essenziale per memorizzare e rielaborare le esperienze fatte. Questo diventa ancora più importante se in casa ci sono dei bambini che possono voler giocare con lui e non sono in grado di riflettere su quello che stanno facendo; siete voi genitori che dovete evitare che i vostri bimbi disturbino il cucciolo: i bambini vanno protetti dai cani ma è ancora più importante che i cani vengano protetti dai bambini, e questo è responsabilità dei genitori. Il cucciolo deve potersi sentire al sicuro con voi e in casa, a tal proposito sarà utile disporre più cucce in casa, con delle copertine che poi possano essere portate in giro al bisogno, e fare in modo che quando è su quelle cucce non venga mai disturbato, così che possa avere dei luoghi in cui sentirsi al sicuro e in cui potersi rifugiare in momenti di disagio. L’uso della copertina diventa utile per quando dovrete portare in giro il vostro cucciolo, perché fornirà dei luoghi in cui potersi rilassare e in cui sentirsi sicuro anche in ambienti sconosciuti.

NON SGRIDATELO SE FA I BISOGNI IN CASA: la concezione che per insegnare al cucciolo a fare i bisogni fuori vada sgridato è completamente sbagliata. Un cucciolo fino ai 5-6 mesi non è in grado di controllare i suoi sfinteri e pertanto non è in grado di controllare quando fare i bisogni; è esattamente come un bambino che la fa nel pannolino, nessuno si sognerebbe di sgridarlo! Lo stesso vale per i cani, non essendo in grado di trattenere le urine e le feci non possono capire cosa stanno facendo di sbagliato (anche perché non stanno facendo nulla di sbagliato). Quello che potete fare è premiarlo quando fa i bisogni fuori casa, sia con del cibo che con delle gratificazioni vocali, e ignorare completamente quando la fa in casa (la cosa migliore sarebbe non farvi neanche vedere mentre pulite, e usare prodotti – non nocivi – che eliminino gli odori in modo che non rimanga traccia). Bisogna cercare di prevedere i momenti in cui probabilmente dovrà fare i bisogni (ad esempio appena si sveglia, subito dopo aver mangiato o bevuto, ecc) e cercare di anticiparlo portandolo subito fuori e premiandolo se la fa. Può capitare che all’inizio non ne voglia sapere di farla fuori, in questi casi avere a disposizione un cane adulto e andare in passeggiata insieme potrebbe sicuramente aiutare. Se decidete di usare i teli assorbenti o il giornale per insegnare al cucciolo dove sporcare in casa, tenete in considerazione che poi crescendo potrebbe associare eventuali tappeti ai teli e continuare a fare i bisogni lì sopra.

NON TOGLIETE GLI OGGETTI DI BOCCA: i cuccioli, come i bambini, ad un certo punto della crescita iniziano ad avere il bisogno di esplorare il mondo con la bocca. L’esplorazione orale è una tappa essenziale che non va bloccata, ma può essere modulata. Se vedete che camminando per strada trova un fazzoletto di carta e lo prende in bocca, non correte subito a toglierglielo; a lungo andare un comportamento del genere lo indurrebbe sempre di più a ingoiare subito tutto quello che trova per la paura che gli venga portato via. Se quello che prende non rappresenta un pericolo per la sua salute, come può essere appunto un fazzoletto di carta, lasciateglielo esplorare. Se quello che ha preso non vi piace, cercate di convincerlo a fare uno scambio con qualcosa di più interessante e sicuro che vi siete portati dietro (un bocconcino, un gioco stimolante, ecc) e allontanatevi dall’oggetto che stava esplorando. Anche in casa, lasciategli la possibilità di esplorare gli oggetti senza paura; se prende una calza, lasciategliela qualche secondo e poi proponetegli uno scambio.

FATELO SOCIALIZZARE CON IL MONDO, MA IN MODO CONTROLLATO E GRADUALE: i primi quattro-cinque mesi di vita sono essenziali per la socializzazione. C’è la tendenza, per motivi sanitari, a non farlo venire in contatto con il mondo esterno e con i suoi simili fino al completamento dei trattamenti vaccinali, che in genere avviene verso i 4 mesi di vita. Così facendo non gli si permette di imparare a socializzare proprio nel momento più importante per farlo. Questo non vuol dire che dobbiate sin da subito portarlo in aree cani o in luoghi molto trafficati, ma se non date al cucciolo la possibilità di avere delle esperienze in questo periodo particolarmente sensibile, rischiate di avere poi dei cani poco socializzati, che si spaventano per tutto quello che incontrano, che non vogliono camminare al guinzaglio, che hanno paura di bambini e che non sanno comunicare in modo adeguato con gli altri cani. Se avete degli amici con dei cani (soprattutto adulti, perché sono loro che insegnano a socializzare e non gli altri cuccioli), del cui stato di salute siete sicuri, potete provare a fare degli incontri controllati con loro e delle passeggiate insieme. Ogni attività dovrebbe essere all’inizio di breve durata e terminare se il cucciolo mostra di essere a disagio: è molto importante che le esperienze che fa siano associate ad emozioni positive. In questi mesi dovrà essere abituato a tutte le situazioni a cui sarà poi esposto in futuro, ad esempio ai viaggi in macchina, al mare, ai treni, alle barche, alla presenza di bambini o di disabili, ecc. La regola generale è sempre dare tempo al tempo, ogni cosa va fatta in modo molto graduale, una esperienza alla volta, che dovrà essere ripetuta nel giro di pochi giorni, dando sempre la possibilità di riposare e rilassarsi dopo averla fatta. Osservate il vostro cucciolo e cercate di capire se certe situazioni possono essere problematiche per lui e, nel caso, chiedete aiuto ad un professionista.

PROTEGGETELO: finché sarà piccolo (e poi anche da adulto per alcune razze particolarmente belle esteticamente) capiterà continuamente che estranei cerchino di accarezzarlo e di entrare in contatto con lui. Questo rappresenta una invasione del suo spazio e sarete voi, in quanto figura di riferimento in grado di fornire sicurezza, a doverlo proteggere da questi attacchi esterni. Dovrete lasciare a lui la possibilità di decidere se avvicinarsi o meno agli estranei, un’invasione continua non voluta a lungo andare può portare a problemi di intolleranza al contatto o alla presenza di estranei, o di intolleranza ai bambini se sono stati questi ad invadere il suo spazio. Anche in questo caso vi faccio un piccolo paragone con un neonato umano: lascereste che il vostro bambino venga avvicinato, baciato e coccolato da tutti gli estranei che si avvicinano?!

Ultimo ma non meno importante, GODETEVI LA RELAZIONE CON IL VOSTRO CANE!

Libri consigliati:

  • Elena Garoni “Piacere di conoscerti”
  • Simone Della Valle “Come (e perché) scegliere un cane”
  • Franco Fassola “Aggiungi un posto in famiglia”
  • Roberto Marchesini “Il galateo per il cane
  • Simone Della Valle “Un cane per amico
  • Simone Della Valle “Come parla il tuo cane e come tu puoi parlare con lui

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